mercoledì 8 settembre 2010

11 settembre 2010, giorno a rischio dopo la fine del Ramadan

Il Ramadan cade nel nono mese dell’anno del calendario mussulmano ed ha un profondo significato religioso per l’Islam. Il Corano tramanda che in questo mese Maometto abbia ricevuto dall’Arcangelo Gabriele “rivelazioni di contenuto mistico”. La ricorrenza cambia anno dopo anno in quanto fa riferimento al calendario lunare di dodici mesi adottato proprio da Maometto. Durante il mese del Ramadan i musulmani debbono astenersi - dall'alba al tramonto - dal bere, mangiare, fumare e dal praticare attività sessuali ed in alcuni paesi mussulmani la non osservanza di queste regole che fanno parte dei cinque pilastri dell’Islam, è punita penalmente. Quasi ogni anno l’inizio del Ramadan è segnato da atti cruenti, in particolare nei paesi islamici che ospitano teatri di guerra, e spesso anche nei giorni a seguire la fine del digiuno. In Iraq il Ramadan 2010 è iniziato puntualmente con l’uccisione di otto soldati iracheni e tre civili nella provincia orientale di Diyala. In Afghanistan due attentatori suicidi sono rimasti uccisi per l’esplosione prematura delle cinture esplosive che indossavano, mentre erano in procinto di compiere un attentato nei pressi di una moschea a Farah, nell’ovest del Paese. Per la prima volta dall’attentato dell’11 settembre 2001, il Ramadan quest’anno termina il 10 settembre, una coincidenza che difficilmente si ripeterà nel breve termine e che avviene in un momento quando ancora il terrorismo internazionale ed Al Qaeda non sono stati sconfitti. Una prossimità di date che preoccupa sotto il profilo sicurezza per le possibili azioni eclatanti che eventuali terroristici islamici potrebbero effettuare e per possibili reazioni di occidentali accecati da “islamofobia", in particolare negli Stati Uniti dopo la notizia della possibile costruzione di una moschea vicino a Ground Zero a New York. Non in ultimo anche l’annuncio del predicatore Terry Jones che dalla Florida ha lanciato la sconcertante provocazione che l’11 settembre ha intenzione di fare un grande falò davanti alla sua chiesa gettando al rogo circa duecento copie del Corano. Situazione di tensione che coinvolge la componente islamica oltranzista e che in questi giorni potrebbe aggravarsi anche per l’unanime reazione del mondo occidentale contro la condanna a morte dell’iraniana Sakineh, oggi sospesa, ma che non è escluso sia eseguita proprio al termine del mese di digiuno. E’, dunque, sicuramente alto il livello della minaccia di possibili attentati anche compiuti da semplici “schegge impazzite” o fanatici terroristi invasati dalla ricorrenza dell’11 settembre e dalle dichiarazioni provocatorie che arrivano dagli USA. Un insulto quello Terry Jones e dei suoi adepti “cristiani fondamentalisti” che preoccupa lo stesso Generale David Petraeus, comandante supremo delle forze Usa in Afghanistan che ha condannato le parole del predicatore. Oggi, in Afghanistan migliaia di persone hanno manifestato contro l’iniziativa del religioso americano, dimostrando quanto gli estremisti guardino con attenzione al mondo occidentale e siano in grado di gestire la folla con immediatezza ed incisività. La preoccupazione del Comandante americano che ben conosce quelle aree e la cultura di quella gente dovrebbe rappresentare una preoccupazione globale nel momento che l’attentato alle Torri Gemelle non è stato un fatto solo ed esclusivamente americano. Forse, per questo, sarebbe auspicabile che tutte le istituzioni, i Capi di Governo e quanti altri si sono schierati contro la sentenza iraniana, facciano sentire la loro voce ed il loro dissenso anche nei confronti del pastore americano, con esplicita condanna delle sue dichiarazioni e rivalutando il rispetto delle scritture religiose dell’Islam. Un messaggio che molto probabilmente farebbe piacere a tutti i mussulmani, anche a quelli più estremisti e che per taluni aspetti potrebbe concorrere ad allontanare il rischio che Sakineh sia lapidata proprio l’11 settembre 2010, magari in concomitanza con un eclatante atto terroristico.
08 settembre 2010

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