domenica 12 settembre 2010

Bruciate copie del Corano negli USA

L’ANSA ha appena pubblicato la notizia che “Nonostante la rinuncia del pastore Terry Jones, due leader religiosi hanno comunque dato alle fiamme copie del Corano nel giardino di casa. E' accaduto a Springfield, nel Tennessee. Il reverendo Bob Old e il reverendo Danny Allen hanno dichiarato che il rogo non ha nulla a che fare con l'11/9. E' una questione di fede, e' una questione d'amore, mentre il Corano e' un libro di odio". Tra gli obiettivi, hanno aggiunto, quello di difendere la Costituzione degli Stati Uniti e il popolo americano”. Amore per chi ? Per le loro idee, per loro stessi, non sicuramente affetto verso la collettività che sicuramente non ha motivo di rallegrasi per quanto accaduto. E’ assurda la stupidità umana di chi condanna l’estremismo islamico e nello stesso tempio compie azioni radicali estemporanee destinate a minacciare in maniera anche grave la sicurezza di inermi cittadini. Costoro non hanno il diritto, in nome di una cattiva interpretazione della democrazia, di poter professare le loro idee attraverso manifestazioni di intemperanza dimenticando che il “terrorismo della parola” può innescare atti incontrollati da parte di fanatici, e non solo islamici, sparsi nel mondo. I reverendi americani Bob Old e Danny Allen con la loro azione e le loro affermazioni sul Corano hanno dimostrato di non conoscere il testo e la cultura islamica e la facilità con cui gli Imam riescono a gestire i fedeli che frequentano le moschee. Il loro gesto inconsulto potrebbe attivare nell’immediato forme di terrorismo artigianale difficili da prevenire a totale danno della sicurezza collettiva.
12 settembre 2010

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