venerdì 10 settembre 2010

Copenaghen, una persona tenta di farsi esplodere

La polizia danese ha arrestato un uomo che ha tentato di farsi saltare in aria in un albergo di Copenhagen (AGI news on), per fortuna senza causare feriti. La piccola esplosione si è verificata in un albergo nel centro della capitale danese, probabilmente scelto come simbolo in quanto si affaccia su Israeli Square. Il sospetto attentatore suicida è stato arrestato e sembra che sia rimasto ferito alla testa. L’episodio ripropone la Danimarca come uno degli obiettivi europei privilegiati del fondamentalismo islamico da quando nel 2005 furono pubblicate su un giornale locale le vignette su Maometto. In Belgio, un’organizzazione islamica integralista incita a commemorare gli attentati dell’11 settembre 2001 bruciando le bandiere americane in tutta la città. Il quotidiano belga la Gazzetta di Anversa, riferisce che Abu Imram - portavoce della “Sharia in Belgio” - ha annunciato per domani 11 settembre forme clamorose di protesta. Forse solo parole e gesti di piccoli estremisti “fai da te” che, comunque, sono segnali di tensione in crescita proprio in coincidenza della ricorrenza dell’attentato terroristico che ha cambiato la storia del mondo, anniversario che quest’anno cade il giorno dopo la fine del Ramadan. Tornano alla ribalta le schegge impazzite dell’estremismo islamico, coloro che si abbeverano quotidianamente alla fonte della propaganda estremista ed agiscono perché plagiati dalle parole piuttosto che supportati da convinzioni personali. Proprio per questo, costoro rappresentano un pericolo di estrema valenza, difficile da prevedere e quindi da prevenire. Episodi anche modesti come quello di Copenaghen od i proclami in Belgio non devono essere, quindi, sottovalutati, ma letti ed interpretati con analisi incrociate, per evitare di commettere gli stessi errori di previsione che portarono gli USA a non dare peso ad episodi che precedettero l’11 settembre. Alla stessa stregua di come ha dimostrato di saper fare Al Qaeda che ogni probabilità in questo momento sta monitorando tutti i Capi di Stato del mondo occidentale, a partire dal Presidente OBAMA che come noto proprio oggi si è affrettato a condannare il suo predicatore che aveva annunciato di voler bruciare copie del Corano.

10 settembre 2010

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