venerdì 18 febbraio 2011

Petraeus il guerriero silurato

Obama non si smentisce e continua a gestire il suoi Generali sul campo come se fossero allenatori di squadre di baseball. Otto mesi fa ha sostituito il Generale Stanley Mc Chrystal già Comandante in Afghanistan della “International Security Assistance (ISAF)” che in un’intervista al Rolling Stone aveva espresso un suo pensiero non condiviso da Presidente. Al suo posto il Generale Petraeus, famoso per essere riuscito ad affrontare con sostanziale successo il terrorismo iracheno. Un esperto di strategia convinto assertore che per contrastare le forme di guerriglia terroristica ha grande valenza un approccio di “riconciliazione” piuttosto che lo scontro armato frontale, in particolare nei casi in cui non si ha il completo e capillare controllo del territorio. Un convincimento che Petraeus non si è mai stancato di sottolineare affermando continuamente, “per non dover uccidere ogni giorno qualsiasi sospetto terrorista in cui ti imbatti, devi cercare di reintegrare quelli che vogliono riconciliarsi”. La Casa Bianca sembra che stia invece accingendosi ad un’altra sostituzione di un Comandante che a giudizio di persone molti vicine al Presidente Obama non è riuscito in tempi brevi a raggiungere i traguardi prefissati e comunque tali da consentire un primo ritiro delle truppe statunitensi nel prossimo luglio. Una valutazione sicuramente politica che però non trova riscontro nella realtà operativa afgana ed è palesemente motivata dall’esigenza di accontentare gli elettori americani che sempre di più chiedono il ritorno dei soldati a casa. Il mese di luglio 2011 come termine per iniziare a ritirare truppe americane è giudicato da Petraeus pericoloso in quanto non congruo con i tempi necessari per il completamento della formazione dell’Esercito di Kabul e della struttura di sicurezza afgana. Immediati i primi contrasti con Obama che in più di un circostanza ha dimostrato di non accettare un aperto confronto con i suoi vertici militari preferendo di affidarsi a funzionari “incolori” pronti ad allinearsi alla linea dettata dalla Clinton. Significativa a tale riguardo, la scelta di responsabili per attuare la riorganizzazione in corso in Afghanistan di esponenti statunitensi di rango. Innanzi tutto, la scelta di Marc Grussman, ex sottosegretario agli affari politici, che dovrebbe prendere il posto del defunto Richard Holbrooke con l’impegno principale di riannodare i deteriorati rapporti USA - Pakistan e la nomina del nuovo ambasciatore a Kabul, Karl Eikenberry, che notoriamente è stato sempre molto critico nei confronti di Petraeus. Il Generale è stato nominato Comandante del Teatro afgano da otto mesi ed ora si parla di una nuova sostituzione proprio nel momento in cui sembra che Petraeus, sulle orme dell’eroe della Seconda Guerra Mondiale Eisenhower, sia fra i possibili repubblicani designati ad opporsi ad Obama nelle prossime elezioni del 2012. Forse Obama è preoccupato di questa ipotesi dimostrando di non nutrire una grande simpatia per un Comandante che è stato sempre vincente e che, come riportato da moltissime testate giornalistiche statunitensi, oltre a godere di una grossa considerazione del Pentagono e dello stesso Congresso, è guardato con simpatia e fiducia da una larga percentuale della popolazione americana. Le voci si rincorrono e mentre il Pentagono smentisce, il Times conferma che sia in procinto di essere attuato un “naturale avvicendamento” e che Petraeus sia destinato a sostituire l’Ammiraglio Mike Mullen attualmente a capo degli Stati Maggiori americani (Joint Chief of Staff). Una promozione di ruolo sicuramente meritata dal Generale ma, forse, in questo momento dettata solamente da motivi politici. Inopportuna sul piano del successo militare in quanto messa in atto quando la tattica di Petraeus sembra avere qualche successo. La sostituzione del Generale potrebbe, infatti, invogliare l’avversario talebano a “rialzare la testa” durante il periodo di transizione, mentre ora, sotto l’azione di Petraeus, sta perdendo terreno giorno dopo giorno.

18 febbraio 2011 - ore 14.00

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