venerdì 10 giugno 2011

Lettera aperta al dott. Michele Santoro

Egregio dottor Santoro,

quasi un anno orsono Le ho inviato una lettera aperta, pubblicata dal quotidiano “il Tempo” che probabilmente non ha letto o non ha potuto riscontrare per i Suoi impegni. Oggi mi accingo ad esprimerle per questo tramite un pensiero, pur nel dubbio che non possa interessarLe considerato che, come traspare dalle Sue parole di ieri sera, Lei si ritiene ben al di sopra dei comuni mortali. Pur rispettando, quindi, la Sua autostima non rinuncio alla mia libertà di espressione.

Ieri sera ho avuto occasione di assistere ad una puntata di Anno Zero che a mio modestissimo avviso non solo non è degna di una televisione pubblica ma che è stata anche e soprattutto espressione di una comunicazione faziosa e poco costruttiva e, per taluni aspetti formali, non condivisibile. Non entro nelle tematiche trattate ma nei contenuti della Sua premessa e dei toni ironici, altezzosi, quasi offensivi dell’intelligenza del telespettatore che il Suo collaboratore “principe”, il dott Travaglio, non ha lesinato di dispensare sia verbalmente sia attraverso una mimica offensiva dell’altrui intelligenza. Le chiedo, quindi, cortesemente e con somma modestia di farmi capire se è lecito auspicare giustamente ad una televisione pubblica non partitocratrica come da Lei più volte richiamato e nello stesso tempo, però, portare come esempi di unica informazione costruttiva solo quella di professionisti RAI che operano in ambito Terza Rete. Gli altri invece, sempre per quanto dato da capire dal Suo dire, sono dei “mantenuti” dai successi di Anno Zero e privi di qualsiasi valenza personale. Se è questa la libertà di espressione a cui Lei giustamente fa riferimento continuamente, allora il vocabolo “faziosità” andrebbe cancellato dal lessico italiano. Non in ultimo, poi, il Suo palese livore evidenziato in occasione del confronto lessicale con l’Onorevole Castelli, altro esempio non condivisibile e di come, si direbbe a Roma “si predica bene ma si razzola male”.

Con l’auspicio di poterLa leggere e fare tesoro di ogni Suo consiglio, Le formulo i migliori auguri per le Sue prossime attività. A tale riguardo, comunque, Le auguro che il Presidente Berlusconi non si ritiri dalla politica, altrimenti Lei rischierà di non avere più tematiche da trattare a danno dell’editore che intenda avvalersi della Sua professionalità.

Una stretta di mano

Roma 10 giugno 2011

dott. Fernando TERMENTINI
mail@fernandotermentini.it

1 commento:

paolo barbato ha detto...

concordo su tutto! grande fernando.... paolo barbato